La realtà dietro l’obiettivo: Bali Swing
Bali Swing è uno di quei luoghi che sembra uscito direttamente da un sogno: altalene che volano sopra la giungla, sospese in una natura che sembra senza fine. È lo sfondo perfetto per una foto, e molti viaggiatori aggiungono l’esperienza tra le “cose da fare assolutamente” a Bali.
In effetti l’esperienza è davvero emozionante e ben strutturata e offre la possibilità di scattare le foto iconiche che vedi sui social, anche se il dietro le quinte spesso racconta una storia diversa.
In pratica, preparati a fare i conti con lunghe code e tanta pazienza. L’altalena stessa dura pochi minuti e richiede un gruppo di persone che assicurano il turista, lo spingono e controllano la sicurezza. Il risultato? Un’immagine mozzafiato e, subito dopo, il ritorno a terra. E se nella foto il momento sembra sospeso e infinito, nella realtà dura giusto il tempo di una sequenza di scatti multipli.
Dove si trova
Bali Swing di Tegalalang si trova a circa mezz’ora da Ubud, in un’area lussureggiante e immersa nella vegetazione.
L’ingresso costa tra i 35 e i 50 USD e include l’accesso alle diverse altalene, posizionate a varie altezze, tutte affacciate sulla giungla lussureggiante e sulle risaie. Vi consiglio vivamente di sfruttate le ore mattutine quando c’è meno affluenza.
Molte visitatrici scelgono di indossare lunghi abiti colorati, capaci di creare un effetto spettacolare durante il movimento dell’altalena. Gli abiti possono essere noleggiati direttamente all’interno o nei negozi vicini. Nelle ore di punta ci potrebbe essere molta richiesta anche per i vestiti, tale da rimanere senza. Gli abiti permettono di aggiungere quel tocco speciale alle foto, rendendola ancora più “instagrammabile”.
Il percorso inizia con una breve spiegazione di sicurezza; i visitatori poi passano da una postazione all’altra per fare foto. Lo staff è sempre presente per regolare le altalene e scattare foto, aiutando a ottenere l’inquadratura perfetta.
Esistono alternative?
Se cerchi qualcosa di simile ma più tranquillo, esistono altre altalene meno conosciute a Bali, spesso collocate in risaie o zone meno turistiche. Difficilmente, se avete prenotato con i tour organizzati vi faranno accedere alle alternative e la ragione è ben ovvia.
Tuttavia, queste alternative, meno frequentate, permettono di godere appieno del momento senza la pressione delle attese e dell’affollamento. Qualche opzione da considerare potrebbe essere nei dintorni di Tegallalang, famosa per le sue risaie e punti panoramici meno popolati.
Cosa ne pensano i locali?
L’opinione dei locali sul Bali Swing sembra divisa: alcuni lo vedono come un’importante fonte di reddito, altri hanno perplessità su questo tipo di turismo, estremamente commerciale, che non approfondisce la cultura locale.
In particolare, alcune comunità temono che il turismo “da selfie” possa contribuire alla sovrappopolazione di determinate aree, causando stress per l’ambiente e cambiamenti nel modo di vivere dei locali, costretti ad adattarsi alla continua presenza turistica.
Riflettendoci, è innegabile che attrazioni come il Bali Swing rappresentino un rischio per l’ambiente e per la cultura locale. Tuttavia, non credo che la soluzione sia demonizzare questi luoghi.
Per molte persone, queste attività rappresentano un’ancora di salvezza. Se la spiritualità e le tradizioni locali sono veramente profonde, nulla potrà intaccarle. Quello che serve è un approccio equilibrato, che valorizzi e preservi la cultura e l’ambiente, senza rinunciare alle opportunità economiche.
La vera sfida è non cedere agli estremismi e trovare un modo per integrare questi aspetti, senza dover necessariamente sacrificare uno a favore dell’altro.