Cappadocia: volare su una terra che sembra non esistere
Da tempo sognavo di sorvolare la Cappadocia. Alla ricerca di quelle immagini irreali viste mille volte nei libri di viaggio, nei documentari e nelle tante foto che sembravano ritoccate. Invece no, la Cappadocia è proprio così. Magica. Onirica. Una terra sospesa tra fiaba e roccia.
Con un volo interno da Istanbul ho raggiunto Kayseri, uno degli aeroporti principali che servono la regione. Appena uscita, il paesaggio ha cominciato a raccontarsi da solo: valli che sembrano scolpite a mano, pinnacoli di tufo, forme surreali create dal vento e dal tempo. Il silenzio della pietra e la luce morbida del tardo pomeriggio.
Dormire nella roccia
Ho dormito in una cave house, una casa scavata nella pietra come fanno da secoli. Non è folklore: è storia, è cultura locale. Mura spesse, letti incastonati nella roccia, nicchie dove una volta si conservava il grano o si pregava. Il freddo fuori e il tepore dentro e ti sembra di abitare un altro tempo.
Il sogno prende il volo
Alle 4 del mattino mi sono svegliata. Il buio era ancora profondo quando ho raggiunto il punto d’incontro con gli altri viaggiatori. Poi l’arrivo nel campo di decollo, e lì, la magia. Mongolfiere ovunque. A terra, ancora sgonfie, ma pronte. I piloti che danno indicazioni. Il fuoco che comincia a crepitare nel silenzio. Un silenzio totale, rotto solo dal soffio del bruciatore e dalle voci brevi nei walkie-talkie.
Un rispetto spontaneo e silenzioso unisce i compagni di viaggio: le voci sono sussurri, come se ognuno sapesse di trovarsi dentro qualcosa di sacro.
Salire a bordo è un rito. Poi si comincia ad alzarsi, poco a poco, come se la terra ti lasciasse andare con dolcezza.
Intorno, altre mongolfiere. Centinaia. Colorate, sospese, perfette. Nessuna musica, nessuna parola superflua. Solo il respiro del vento e il suono caldo del fuoco che ci tiene in aria.
L’alba in mongolfiera è un soffio lento che si apre nel cielo: il mondo si sveglia sotto di te, e per un attimo sembra tutto immobile, come sospeso in un sogno che non vuoi finire.
E la Cappadocia sotto i piedi si apre come un libro di pietra: la Valle delle Rose, Goreme, i camini delle fate, le gole e i canyon. Tutto si muove lento, maestoso.
Ritrovare l’Incanto
Paura? Neanche un istante. Mentre salivo lentamente nel cielo della Cappadocia, mi sono riempita gli occhi di tutto. Di quei camini di roccia, del rosa pallido dell’alba, delle mongolfiere che fluttuavano come sospiri nel vento.
Confesso che, da viaggiatrice, soffro – a tratti – quella strana sindrome che colpisce chi ha visto troppo. Una forma di assuefazione alla meraviglia. Ma lì, tra terra e cielo, ho riprovato l’incanto. Quello vero. Quello che ti fa tacere.
Dopo un’ora, l’atterraggio. Preciso, quasi impercettibile. Un gesto antico, chiuso da un brindisi con champagne, come vuole la tradizione aeronautica francese.
Il brindisi che viene da lontano
Alla fine del volo, ci si stringe attorno a un tavolino improvvisato. C’è dello champagne, proprio come si faceva un tempo in Francia. Non è folklore da turisti: è una tradizione che affonda nel 1783, quando i fratelli Montgolfier fecero salire il primo pallone ad aria calda nei cieli di Versailles. I primi passeggeri furono una pecora, un’anatra e un gallo. Poi venne l’uomo. E con lui, il brindisi. Serviva a rassicurare i contadini spaventati dall’arrivo improvviso di quel gigante volante nei campi. Oggi è un gesto simbolico. Un modo per dire: ho volato, e qualcosa dentro di me è cambiato.
Il volo in mongolfiera uno dei simboli della Cappadocia.
L’idea di volare in mongolfiera sopra la Cappadocia nasce negli anni ’80, quando alcuni piloti europei intuirono il potenziale unico di questi cieli tersi e di un paesaggio lunare punteggiato da camini delle fate. Il volo lento e silenzioso era perfetto per ammirare dall’alto le meraviglie di Göreme e dintorni. Da esperienza di nicchia, è diventato col tempo un rito irrinunciabile per chi visita questa terra.
Informazioni pratiche
- Come arrivare: La Cappadocia è raggiungibile da Istanbul con voli interni su Kayseri o Nevşehir (durata: 1h circa).
Dove dormire: Le cave house sono ovunque. Scegli tra le opzioni a Göreme, Ürgüp o Uchisar. Esistono soluzioni per ogni fascia di prezzo.
Esperienza in mongolfiera:
- Orario: partenza alle 4.00-5.00 del mattino
- Durata volo: 60 minuti
- Prezzo medio: tra i 180 e i 250 euro (incluso trasporto e brindisi finale)
- Prenotazione: consigliata almeno 3 giorni prima. A
- Periodo migliore: da aprile a ottobre, ma anche in inverno la neve rende il paesaggio surreale (attenzione solo al meteo).
- Non sempre il volo è garantito: se c’è vento forte o nebbia, i voli vengono annullati e si viene avvisati la mattina stessa e rimborsati. Per questo è consigliabile andare in primavera o estate. Le compagnie sono molto serie su questo punto.
- Purtroppo l’esperienza non è adatta a persone con mobilità ridotta.
- Le mongolfiere non si pilotano come un aereo: si sale e si scende, ma il resto lo decide il vento.
Ultima nota personale
Quando ho accarezzato l’aria gelida del mattino, lassù, ho pensato che ci sono luoghi che ti ricordano perché vale la pena viaggiare. La Cappadocia è uno di quelli!!
Non faccio pubblicità. Racconto solo ciò che merita. Se hai bisogno di informazioni o consigli pratici, scrivimi, non ti costerà niente e sarò felice di aiutarti.